Scala di difficoltà fuori-asfalto

L’enorme aumento di interesse che ha conosciuto il settore del “fuoristrada a 2 ruote” in questi ultimi anni, coinvolgendo ed entusiasmando un gran numero di nuovi appassionati più o meno esperti nella guida su fondi naturali, reca urgentemente con sé l’esigenza di illustrare nel modo più chiaro possibile la natura e il livello di difficoltà dei percorsi su cui ci si va ad avventurare, in modo tale che ognuno possa consapevolmente affrontarlo nelle condizioni ottimali di sicurezza e divertimento.

Una classificazione di precisione “scientifica” è pura utopia, poichè davvero troppe sono le variabili, sia oggettive (tipologia di moto e gommatura solo per citare le due maggiori) che soggettive (esperienza e condizione fisica del pilota anzitutto), oltre a tutte quelle legate al contesto ambientale in cui ci si muove, spesso imprevedibili: dal meteo del giorno in cui effettuiamo l’escursione ad accadimenti anche di settimane o mesi prima – per chi fa fuoristrada il “cambiamento climatico” è fenomeno assai tangibile, dalle frane conseguenti alle alluvioni in Appennino Romagnolo alle inedite a memoria d’uomo perturbazioni che hanno colpito nel 2024 sia il deserto del Gobi che il Sahara, creando laghi che hanno durato mesi prima di riassorbirsi lasciando il posto a micidiali distese di fango, sia distruggendo per larghi tratti piste “storiche”.

Così come in ogni occasione in cui si esce dalla “zona di confort”, occorre usare un criterio di massima cautela in ogni decisione grande o piccola; il fuoristrada ci insegna il rispetto per la Natura e le sue forze, e come un inconveniente apparentemente banale da risolvere in un contesto “stradale” una possa diventare drammaticamente serio anche solo a 100 metri di distanza in linea d’aria dal nastro d’asfalto!

Fra le tante accortezze da imparare a gestire, quella decisiva rimane sempre e comunque la “mappa mentale“, ossia il nostro atteggiamento di mototuristi in natura: se è quella corretta, improntata appunto a consapevolezza e responsabilità, andate tranquilli che ne verrete sempre fuori con le ossa più o meno al loro posto – e anzi in futuro quei frangenti di “crisi” andranno a costituire i ricordi più belli della vita!

Insomma, per venire al punto di questo ragionamento, vi proponiamo una scala di riferimento elaborata dall’eccellente Davide Rota del “CER Lombardia”:


0 – strada bianca, senza avvallamenti, cunette, per lo più pianeggiante e rettilinea.
1 – strada bianca, con poche cunette, avvallamenti e curve ad ampio raggio.
2 – strada bianca con cunette, avvallamenti e curve strette.
3 – strada a fondo naturale con numerose cunette, avvallamenti, curve strette, sassi smossi e pendenza moderatamente marcata
4 – strada a fondo naturale con cunette, avvallamenti, presenza di canali, erbacee che rendono poco visibile le traccia, curve strette, sassi piantati.
5 – strada a fondo naturale anche di ridotta larghezza con cunette, avvallamenti, curve strette, sassi smossi, pendenza marcata e ostacoli vari (radici, gradini, etc).
6 – mulattiera o sentiero single track con passaggi tecnici, curve strette, ostacoli vari, fondo molto sconnesso, fondo smosso e pendenza marcata.
7 – mulattiera o sentiero per guidatori con esperienza. Fondo molto sconnesso. Ostacoli di media difficoltà, curve strette, radici, avvallamenti. Ripartenza difficile e buona resistenza fisica per affrontare questi tratti
8 – mulattiera o sentiero hard per guidatori con grande esperienza. Fondo estremamente sconnesso. Ostacoli di grande difficoltà, curve strette, radici. Ripartenza molto difficile e grandissima resistenza fisica per affrontare questi tratti.
9 – percorso Extreme per piloti di altissima esperienza con resistenza e preparazione fisica di alto livello. Ostacoli molto grandi, percorsi pericolosi, gradoni. Ripartenza quasi impossibile.
10 – percorso Extreme per ristretto numero di piloti con profilo professionale. Ostacoli insormontabili anche per i più esperti. Pericolosità di altissimo livello. Ripartenza impossibile. Sconsigliato se non a proprio rischio e pericolo.

Ricapitolando, identifichiamo 4 livelli così suddivisi:


Da 0 a 3 livello Easy
Da 4 a 6 livello Medio
Da 7 a 8 livello Hard
Da 9 a 10 livello Extreme

In caso di maltempo e fondo bagnato, la difficoltà, aumenta indicativamente di 1/2 classi causa il minore grip degli pneumatici sul terreno.

E’ superfluo sottolineare come gli itinerari di “fuoristrada gentile” proposti dagli Eroici in Moto si svolgano su percorsi del livello “Easy” o “Medio” – invitando tutti i nostri compagni di mototurismo in natura ad apprezzarli con un percorso all’insegna della massima gradualità – avendo come unico riferimento la propria sicurezza e divertimento; l’unica gara è eventualmente a chi mangia di più! 🙂

Eroici in EBike

Ehilà Eroici, 

vi ronza sotto il casco il dubbio che quelle robe strane lì, metà bici e metà moto, possano essere fottutamente divertenti per la nostra passionaccia per il fuoristrada?!?

BRAVI, esatto – le Ebike sono una figata pazzesca, provare per credere!

Per questo vi abbiamo preparato una serie di attività su misura per entrare in questo favoloso mondo,

dai corsi “da ZERO a HERO, tutti i segreti della Ebike“: i prossimi in calendario sono: il base dal 25 al 27 marzo e l’intermedio dall’1 al 3 aprile;

ad alcune versioni Ebike di “Polvere&Gloria”: una primaverile dal 6 all’8 maggio e una autunnale dal 21 al 23 ottobre (a brevissimo i programmi di dettaglio).

Tutte queste attività uesto sono organizzate da “Eroici in Moto / Tamoè A.S.D.” in collaborazione con il “Bicilettaio“, che con la sua antica esperienza di moto/ciclista provvede a tutto l’hardware e il software di competenza tecnica delle Ebike, e con il “Paradiso in Chianti” che fornisce l’accoglienza, l’alloggio e tutte le golosità previste in programma.

Per info e adesioni: <info@eroiciinmoto.it>   393.46.90.651

A presto, Ebikers! 🙂

 

Eroici in Moto ON THE ROAD!